ORARI

  Sabato 13/05   Ore 18,45
     
  Domenica 14/05   Ore 18,45





Un film di
FRANCOIS OZON

Francia - 100' - Commedia

François Ozon si diverte e ci diverte con una commedia tanto leggera quanto caustica che dà un accento MeToo a un'opera teatrale degli anni '30 e offre un gioioso terreno di gioco ai suoi interpreti

SINOSSI : Nella Parigi degli anni Trenta, Madeleine, un’attrice giovane e bella ma priva di denaro e senza talento, viene accusata dell’omicidio di un famoso produttore. Con l’aiuto dell’amica Pauline, giovane avvocata disoccupata, viene assolta per legittima difesa. Per Madeleine comincia così una vita di fama e successo, finché la verità non viene a galla ...

RECENSIONE : Libero adattamento di un'opera parigina del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, non fa eccezione, e il regista dà libero sfogo alla sua ammirazione per le commedie dell'epoca d'oro di Hollywood (Ernst Lubitsch in testa), con una parata vertiginosa di attori che si imbarcano in una serie di disavventure, pur nel rispetto dell'artificiosità delle tradizioni della commedia teatrale (tutto può succedere, nulla ha conseguenze reali). Ma il regista ricopre il tutto con uno strato di modernità mettendo al centro del suo film la ricerca di indipendenza delle donne e la lotta contro il patriarcato ("non è possibile, nel 1935, condurre la propria carriera, la propria vita di donna, senza costrizioni, in completa libertà, in completa uguaglianza?").
Si parla qui anche di arte (la protagonista è una giovane attrice), di cinema (dal muto al sonoro), di sogni di gloria, di povertà e ricchezza, di indagini di polizia, funzionamento del sistema giudiziario, effetto amplificatore dei media, industria di pneumatici, uomini d'affari, verità manipolate e opportunismo reattivo basato sulla sincerità. Insomma, il film non manca di spunti e procede a pieno ritmo, guadagnando costantemente in qualità e piacere per lo spettatore fino alla fine (dopo una prima fase di adattamento al suo stile – scenografia, interpretazione – ben diverso dal cinema contemporaneo).
La trama? Senza rivelare tutte le ramificazioni, si tratta di due giovani amiche squattrinate: la prima, Madeleine (
Nadia Tereszkiewicz), è accusata dell'omicidio di un potente produttore di spettacolo che ha cercato di molestarla sessualmente in cambio di un piccolo ruolo. La seconda, Pauline (Rebecca Marder), un’avvocata, la difende. Spinte in un angolo dalle coincidenze e dal giudice istruttore (Fabrice Luchini), le giovani scelgono la strategia della menzogna (in realtà Madeleine è innocente), della legittima difesa femminista ("facciamoci, signore, custodi di noi stesse in una società francese incancrenita dagli uomini") e della copertura mediatica della vicenda. È l’epoca del caso Violette Nozière e al cinema viene proiettato Il seme cattivo (unico film francese di Billy Wilder). Assolta, Madeleine è ormai famosa e sommersa di proposte, proprio come Pauline ("il tuo crimine sta facendo miracoli"). Ma Odette Chaumette (Isabelle Huppert), star del cinema muto in declino, rivendica: "Sono io la vera assassina. Mi hai rubato il mio crimine e ora dovrai restituirmelo"...
Diretto alla perfezione e offrendo ruoli deliziosi a tutti i suoi interpreti, Mon crime non si prende sul serio ed è pieno di battute brillanti ("ammetto che questa morte improvvisa è uno degli eventi più felici della mia vita", "a una donna che arriva a commettere un delitto per proteggere la sua onestà, non le offri un’avventura, la sposi"), pur trattando argomenti seri. Un equilibrio finissimo per una commedia che ha "il profumo delle rose, il sapore leggero delle cose che non durano" e che piacerà molto a Tutti !!!