ORARIO

  Sabato 13/11   Ore 17.00

 

 

 

 

 

 

 


 

 

'Leone d'Oro' Festival di Venezia 2021

Regia: AUDREY DIWAN

Nazione: Francia - Durata: 100 min. - Genere: Drammatico

IL TRAILER

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Trama :   Anne sogna un brillante futuro che spera di raggiungere dedicandosi anima e mente allo studio. Tuttavia la giovane donna scopra di essere rimasta incinta: che i suoi piani debbano essere completamente stravolti?

Francia, 1963. Anne è una ragazza appartenente a una famiglia di estrazione proletaria, che ambisce però a un brillante futuro, e gli studi che sta sostenendo possono aiutarla in questa direzione.  Quando però Anne si renderà conto di essere in attesa di un figlio, tutti i progetti rischiano di andare in frantumi. Che fare? Proseguire o meno la gravidanza? Eppure, il desiderio di realizzarsi cozza terribilmente con il ruolo di madre che le si prospetta. Compirà così l’unica scelta che ritiene possibile: abortire.  Prima che sia troppo tardi, Anne deve trovare un medico disposto a fornirle aiuto: l’aborto è infatti severamente proibito dalla legge, e solo in pochi si prendono la responsabilità di commettere un grave reato come questo. Anne rischierà non soltanto conseguenze legali, ma anche (e soprattutto) il giudizio inflessibile della società cui appartiene…

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Recensione : Cominciamo questa nostra recensione di La Scelta di Anne - L'Événement, diretto da Audrey Diwan e presentato in Concorso a Venezia 78, dichiarando senza riserve di aver profondamente apprezzato questo film, che è per noi uno degli inaspettati colpi di fulmine di quest'ultima edizione della Mostra del Cinema. La storia, tratta dal romanzo omonimo di Annie Ernaux, pur essendo ambientata negli anni Sessanta porta sul grande schermo un tema tremendamente attuale, colpendo lo spettatore di oggi e trascinandolo nel traumatico viaggio Anne, una giovane donna che prende una scelta dolorosa ma necessaria, affrontandone le conseguenze con eccezionale coraggio.  Girato interamente in 4:30, formato ideale per catalizzare l'attenzione di chi guarda ancor di più sulla protagonista (ed in particolare sui suoi occhi, che qui più che mai fungono da specchio dell'anima) e per sottolineare il senso di oppressione che prova, Happening - 12 settimane è capace di farci empatizzare fin da subito con Anne, obbligandoci a condividere il suo stesso dolore, sia fisico che emotivo. Francia, 1963. Anne (Anamaria Vartolomei) è una brillante studentessa universitaria che scopre di essere rimasta incinta. Le strade possibili davanti a lei sono due: tenere il bambino e rinunciare a studiare o interrompere la gravidanza. Peccato che in quegli anni l'aborto (termine mai usato nel corso di tutto il film) sia illegale - rischia la prigione sia chi vi si sottopone che chi lo pratica, ma anche chi è "complice", come fidanzati, famigliari e amici- e l'unica possibilità è cercare qualcuno che lo faccia clandestinamente, affrontando però enormi rischi, in certi casi addirittura la morte. Anne, che fa parte di una delle prime generazioni di donne ad andare all'Università, non ha dubbi: non è il suo momento per avere un figlio, non può rinunciare alla sua vita e ai suoi sogni. Ed è così che inizia il suo calvario, passando per medici che non vogliono e non possono aiutarla, poi per - traumatici - metodi casalinghi e, finalmente, per qualcuno che pratica aborti in segreto e che può a fare qualcosa per lei.  Che cosa siamo disposti a sopportare per non rinunciare al nostro futuro? Il film di Audrey Diwan non lascia nulla all'immaginazione, non nasconde niente di quello che affronta la sua protagonista. Siamo con lei negli studi medici, ma anche quando nella stanza del dormitorio universitario dove vive cerca di interrompere da sola la gravidanza e, infine, quando sul letto di una sconosciuta si sottopone ad una dolorosissima procedura. Viviamo tutto insieme a lei, con la macchina da presa che non l'abbandona mai, costringendoci a non distogliere lo sguardo. Quello che però resta più impresso nello spettatore sono i suoi occhi, e la forza e determinazione che trasmettono: Anne non vacilla mai, nemmeno quando all'ennesimo tentativo le cose non vanno come avrebbe sperato. Il futuro che vuole per se stessa non è quello di sua madre ne quello delle sue compagne che abbandonano gli studi per sposarsi e mettere su famiglia, lei esige il diritto di scegliere della propria vita e del proprio corpo.   La Scelta di Anne - L'Événement non sarebbe stato così convincente senza sua giovane protagonista, Anamaria Vartolomei, perfettamente in grado di reggere sulle sue spalle il peso del film. Lo sguardo di Audrey Diwan la segue con ammirazione e rispetto, mettendola al centro di ogni sequenza: come dicevamo il formato scelto è il 4:3 che, insieme ad una divisione della storia in capitoli che corrispondono alle settimane della gravidanza, non fa altro che sottolineare il senso di oppressione che la protagonista vive, ma anche la mancanza di tempo e le alternative che pian piano si esauriscono. La storia, che è tratta dal libro autobiografico di Annie Ernaux e racconta la sua esperienza personale, anche grazie alla scelta di non caratterizzare eccessivamente il periodo tramite scenografie e costumi (siamo negli anni Sessanta, sì, ma non è così evidente) si ancora al presente. Mai come adesso il tema al centro di La Scelta di Anne - L'Événement poteva risultare così attuale: quello che succede ad Anne nel film è quello a cui potrebbero andare incontro molte giovani donne di oggi se gli venisse negato il diritto di decidere del proprio corpo. Il messaggio è quindi forte e chiaro: non possiamo permetterci di fare passi indietro.             (Recensione di Carlotta Deiana - MoviePlayer)