Il
film prende avvio da un incidente
notturno: Rashid,
in auto con la moglie incinta e la
figlia, investe un cane. Si ferma,
scende, verifica le condizioni
dell'animale, lo abbatte e riparte. Poco
dopo, l'auto si guasta. Una sosta presso
un'officina gli fa incontrare
Vahid, un meccanico
che riconosce in lui un dettaglio
inquietante: il passo claudicante
dell’uomo e il suono metallico della sua
protesi. Quel suono lo riporta a un
trauma mai elaborato.
Anni prima, Vahid era stato incarcerato
per aver chiesto di essere pagato. In
prigione era stato torturato da un uomo
noto come "Gamba di Legno". Ora,
convinto che Rashid sia quel
torturatore, Vahid lo segue, lo
aggredisce e lo rinchiude nel retro del
suo furgoncino. Parte verso il deserto,
deciso a seppellirlo vivo. Ma Rashid
nega, e i dubbi iniziano a insinuarsi.
Per ottenere conferme, Vahid si mette in
viaggio verso la città, coinvolgendo
altri ex detenuti che, come lui, hanno
subito torture. A bordo del furgone
salgono un libraio, una fotografa, una
sposa, il suo promesso e un operaio:
tutti convinti di poter riconoscere il
torturatore. Ma i pareri divergono, le
certezze vacillano. Il deserto diventa
il teatro di una resa dei conti incerta,
dove il confine tra giustizia e vendetta
si fa sottile, e la memoria si rivela un
terreno instabile... |