ORARI

  Giovedì 08/10   Ore 21.30
     
  Venerdì 09/10   Ore 21.30
     
  Sabato 10/10   Ore 19.30 - 21.30
     
  Domenica 11/10   Ore 16.00 - 18.15 - 20.30
     
  Lunedì 12/10   Rass. Il Cinema Ritrovato
     
  Martedì 13/10   Ore 21.30

 

 

 

 

 Una commedia divertente e profonda
per parlare della condizione delle donne nei paesi arabi ma non solo...

Regia: MANELE LABIDI

Nazione: Francia - Durata: 88 min. - Genere: Commedia

IL TRAILER

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Un divano a Tunisi, film diretto da Manele Labidi, è la storia della 35enne Selma Derwish (Golshifteh Farahani), giovane donna dal carattere forte e indipendente cresciuta insieme al padre in Francia, dove si è laureata in psicoanalisi. Decide di tornare nella sua città d'origine, Tunisi, per aprire uno studio privato, ma la Tunisia reduce dalla Primavera araba non è la Francia e forse non è ancora pronta a una donna psicoanalista. Ben presto Selma si scontra con un ambiente per nulla favorevole: i suoi parenti provano a scoraggiarla e il suo studio inizia a essere popolati dal pazienti eccentrici. È così che la donna si imbatte in pregiudizi, caos e ignoranza, che finora non aveva mai preso in considerazione...

Selma è una donna fortemente indipendente, cresciuta col padre in Francia, dove ha studiato psicanalisi. A 35 anni decide però di tornare a Tunisi, la sua città di origine, ed aprire un suo studio. Fresca di primavera araba, la città è pronta ad accogliere una donna psicanalista con tutta l’avversione e i pregiudizi del caso.  Selma ha il volto della bellissima attrice iraniana Golshifteh Farahani, protagonista del cinema francese, dal suo trasferimento in Francia, ma anche la prima attrice del suo paese ad aver preso parte a produzioni Hollywoodiane, lavorando con Ridley Scott e a fianco di Leonardo Di Caprio, Christian Bale e Adam Driver.  L’opposizione della famiglia, l’ostilità delle autorità locali, la burocrazia confusa e la diffidenza delle persone danno a Selma del filo da torcere, ma generano anche una serie di siparietti che dirottano un potenziale dramma verso i toni della commedia. Lo studio infatti inizia a popolarsi di personaggi eccentrici, spinti a visitare questa giovane sfrontata che veste in jeans dalla curiosità ma in fondo anche da un bisogno non ancora consapevole di aprirsi ed essere ascoltati.

Presentato alla 76^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione delle Giornate degli Autori, Un Divano a Tunisi ha avuto un’accoglienza calorosa, vincendo il Premio del Pubblico. Oggettivamente piacevole e divertente, ha come più grande pregio quello di affrontare temi caldi, come la discriminazione e i pregiudizi, con leggerezza. Sceglie di evidenziare e gonfiare il paradosso che questi vanno a creare, generando risate che però portano anche a riflettere. Ha insomma la struttura tipica delle commedie francesi, genere in cui i cugini d’oltralpe sanno sicuramente il fatto loro. (Matelda Giachi)